Leggende dei Paesi Baschi-Colonna sonora originale-Musica motivazionale
- Joxe Bilbao
- 5 nov 2024
- Tempo di lettura: 2 min
In Navarra, prima che fosse istituita la monarchia dei re di Navarra, viveva nella valle del Goñi un uomo di nome Teodosio, Buruzagia (Capo) della regione, sposato con Doña Constanza de Butrón. Poco dopo il suo matrimonio, Teodosio deve lasciare la sua casa per condurre la lotta contro gli arabi.
Doña Costanza rimase sola nel suo palazzo con i genitori di Teodosio, i quali ebbe la cortesia di far dormire nella maestosa stanza, trasferendola in una più piccola. Quando Teodosio tornò vittorioso al suo castello, gli apparve il diavolo travestito da Basajaun ("Il signore delle foreste") che gli fece credere che sua moglie lo tradiva con un servo.
Teodosio, fuori di sé, galoppa verso casa sua. All'alba entra nel suo palazzo e si dirige determinato e infuriato nella sua stanza coniugale con il pugnale sguainato. Entra nella camera da letto e accoltella ripetutamente le due persone che dormono nel suo letto, convinto che siano sua moglie e la sua amante.
Credendo di aver vendicato il male, esce di casa e, sopraffatto, incontra la moglie che esce di chiesa. Terrorizzato, apprende che coloro che dormivano nel suo letto e che aveva ucciso erano i suoi genitori. Spaventato dal delitto, si reca a Pamplona per chiedere scusa al vescovo che, inorridito, lo manda a Roma affinché il Papa stesso possa assolverlo dal suo peccato.
Teodosio, pentito, si reca in pellegrinaggio a Roma e il Papa lo assolve, concedendogli come penitenza il trascinamento di spesse catene finché non saranno liberate per miracolo divino. Questo sarebbe il segno inequivocabile del perdono divino.
Teodosio, mentre si ritirava ad Aralar, un giorno vide un grande drago emergere da un abisso che minacciava di divorarlo. Teodosio, impotente, cadde in ginocchio e implorò la protezione di San Michele, esclamando San Michele, aiutami!
In quel momento, in mezzo a un grande tumulto, apparve l'Arcangelo mostrando la croce sul capo, sconfiggendo e uccidendo il drago gridando (Nor Jaungoikoa bezala!) Chi è come Dio!
In quello stesso momento Teodosio fu liberato dalle catene, perdonato da Dio, che gli donò una reliquia.
Una volta libero, ritornò nella sua casa di Goñi dove lo aspettava la moglie. Ed entrambi, grati a Dio, eressero un santuario all'Arcangelo sulla cima dell'Aralar, che chiamarono San Miguel in Excelsis. Leggende dei Paesi Baschi-Colonna sonora originale-Musica motivazionale, Autore J. Bilbao
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